7 e 8 dicembre: Fanoje 2019

Ogni anno a Capurso, in occasione della vigilia della Festa dell’Immacolata, si organizza “la Fanoje“.
La “Fanoje” è forse la festa più antica del luogo, in cui si mescolano significati sacri ed aspetti profani. Essa recupera la tradizione per cui la sera del 7 dicembre si dava inizio ai preparativi in vista delle celebrazioni del Natale.
Un tempo, in ogni strada del paese s’accendevano falò -“Fanoje”- che venivano preparati con orgoglio dagli abitanti dei rioni con l’aiuto dei contadini, i quali portavano dalle campagne rami d’ulivo e tralci di vite. Anche i bambini collaboravano, dando vita così a momenti di grande allegria. Secondo la leggenda, i falò dovevano servire alla Madonna perché potesse asciugarvi i pannolini di Gesù Bambino, ed anche, secondo una visione più profana, perché fossero cacciati dal paese gli spiriti del male. Il fuoco, infatti, stava a rappresentare la purificazione ed era di buon augurio per il nuovo anno di lavoro nei campi e nelle stalle. La gente, attorno ai falò, usava raccontare gli episodi del Vangelo relativi al tempo di Avvento. Quando ormai la Fanoje era bruciata sulla strada rimaneva un immenso tappeto di legna ardente, con cui ciascuno riempiva un braciere per tener viva la fiamma della fede, ma anche –perché no?- per tenere calda la casa durante la notte. Intorno al fuoco, inoltre, si era soliti consumare la fresedde, i ceci fritti, il calzone di cipolla, il tutto annaffiato da un buon bicchiere di vino. La musica di un mandolino poi dava il via alle danze. Oggi, la “Fanoje” è una sola e si accende in Piazza Gramsci, la piazza più vecchia del paese.

Vi aspettiamo il 7 e 8 dicembre, nel Centro Storico di Capurso, a partire dalle ore 19.

Info:

080.455.11.24
Ufficio Cultura Comune di Capurso

facebook/LaFanoje