“Dopo cinque anni tra bandi, progettazioni, pareri e gare, finalmente diamo il via al cantiere di piazza Gramsci. Ma la storia parte da molto lontano. La piazza, che rappresenta nell’immaginario collettivo il cuore della nostra comunità, era abbandonata al degrado da decenni. Ma come succede nelle più belle storie, il giorno del cambiamento è arrivato. Ai residenti di quella zona e a tutti i capursesi sento di chiedere scusa per il ritardo a nome di tutta l’amministrazione. Adesso però ci siamo e in meno di un anno avremo la nostra nuova piazza” con queste parole il sindaco di Capurso, Michele Laricchia annuncia orgoglioso e soddisfatto l’avvio degli interventi di riqualificazione di quello che è considerato, per il suo mix di fattori storici, architettonici e culturali un luogo importante dal punto di vista sociale per il Comune, nonché sede dello svolgimento di alcune tradizioni locali come le “fanoje” di Capurso alla vigilia della Festa dell’Immacolata.
Il progetto per la riqualificazione di piazza Gramsci è iniziato nel 2017 con la partecipazione del Comune di Capurso, insieme al Comune di Triggiano, al bando per la Rigenerazione Urbana Sostenibile della Regione Puglia con il progetto “Città Infinitae”. A giugno 2018 il progetto ha ottenuto il via libera al finanziamento con la pubblicazione della graduatoria definitiva che prevedeva un finanziamento della Regione per il Comune di Capurso pari a 1.646.532 euro a cui sommare il cofinanziamento comunale di 156.627 euro. Il progetto finanziato è il primo stralcio del macro-progetto “Il sistema delle Piazza” e riguarda Piazza Gramsci e vico D’Alba. Durata prevista dei lavori dieci mesi.
E a proposito del macro-progetto è giusto ricordare che il secondo stralcio, che riguarda la piazza del SS. Salvatore è già stato realizzato mentre il terzo stralcio è stato finanziato con il PinQua – (Programma nazionale della qualità dell’abitare del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale) – e gli uffici tecnici stanno procedendo con le fasi di progettazione definitiva ed esecutiva.
Terminate le fasi progettuali nel giugno 2020 con la pubblicazione del bando per l’esecuzione dei lavori che prevedeva l’offerta economicamente più vantaggiosa è stata avviata la procedura. Le operazioni di affidamento dei lavori si sono concluse ad aprile 2022. Dieci le proposte economiche pervenute. La migliore offerta è risultata essere quella del raggruppamento temporaneo di imprese “De Grecis COS.E.MA. Verde Srl – Minerva Restauri S.R.L. – De Marco S.R.L” che oltre a un ribasso del 17,17% sul valore delle opere ha anche previsto nell’offerta migliorativa alcuni interventi, tra cui spiccano quelli in una parte di via Pappacoda e in parte di via Pizzoli e Vico I, II e III Orso.
Secondo quindi la progettazione esecutiva dei lavori, l’area complessiva di Piazza Gramsci assume i connotati di un ampio spazio pubblico pedonalizzato che attraverso la nuova pavimentazione donerà uno straordinario effetto di ampiezza e unità all’intero spazio urbano, rimuovendo ostacoli e barriere fisiche dai percorsi e consentendo, ai cittadini e visitatori tutti, la completa godibilità dell’area. Grazie alla scelta dei materiali inoltre sarà garantita la percorribilità carrabile agli automezzi di soccorso pubblico oltre che alle autovetture dei parcheggi per disabili.
Nel progetto esecutivo del lavoro si legge inoltre che l’approccio che ha caratterizzato tutte le scelte operative di progetto è stato impregnato dei temi di accessibilità completa in tutta l’area, sostenibilità ambientale dell’intervento e contenimento dei consumi energetici attraverso il ricorso alle fonti di energia rinnovabile.
Rispettando le previsioni del progetto definitivo, l’intervento di riqualificazione di Piazza Gramsci riguarda anche il riutilizzo dello spazio porticato attraverso l’individuazione di alcuni spazi pubblici che potranno avere un grande significato in termini di rilancio sociale e culturale di questo spazio urbano. In particolare, il progetto prevede la chiusura di una porzione di ciascuno dei due lati più lunghi del porticato al fine di rintracciare un’area per n. 4 laboratori urbani ed un’altra area per n. 2 locali per associazioni del territorio. Entrambe le aree è stato possibile ricavarle attraverso la chiusura delle campate libere tra i pilastri del portico. In particolare, però, questi nuovi volumi saranno resi di minore impatto possibile attraverso il ricorso ad ampie finestrature di elevatissimo valore tecnologico.
A questo si aggiunge poi il tetto-giardino che sarà uno dei punti di forza dell’intera progettazione, sia in termini di sostenibilità ambientale dell’intervento, sia in termini di risparmio energetico (troveranno qui posto quattro impianti fotovoltaici) per gli ovvi benefici ad esso abbinati, sia in termini di qualità complessiva dell’intervento dal momento che sia planimetricamente dall’alto, sia dai balconi e dalle terrazze delle abitazioni di cortina della piazza sarà goduta la vista di uno spazio urbano pregevole che sostituirà le attuali coperture anonime.
Per quanto riguarda l’arredo urbano, particolare attenzione è stata rivolta ai corpi illuminanti, che saranno tutti di tipo Led e a bassissimo consumo energetico nonostante un’elevata quantità e qualità del flusso luminoso garantito uniformemente nell’intera piazza, al sistema di drenaggio delle acque meteoriche con caditoie lineari che oltre a garantire un elevato profilo estetico consente anche un drenaggio uniforme e sicuro di tutto lo spazio urbano trattato, e alle sedute che assomigliano a tasti di pianoforte e che oltre a garantire la funzionalità per cui sono progettate, sembreranno compartecipare alla determinazione del disegno architettonico dell’intera piazza con la pavimentazione stradale in pietra dell’Etna e difatti si arresteranno proprio in corrispondenza della conclusione della stessa a ridosso del basolato in pietra calcarea.